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La memoria come forma di giustizia

Mostra sulla Resistenza rumena al regime dittatoriale, ricordando l’opera di San Giovanni Paolo II. Il MCL di Alessandria e le radici dell’identità di un popolo

Il penitenziario di Sighet nel distretto di Maramureş, nel nord della Romania, fu luogo di sterminio per l’”intellighenzia” del paese governato dai regimi comunisti, in particolare quello di Nicolae Ceausescu dal 1967 al 1989.

Qui sorgono il Memoriale delle vittime del Comunismo e della Resistenza e il Centro internazionale di Studi sul Comunismo, voluti dalla poetessa dissidente Ana Blandiana e costruiti con il sostegno economico della Commissione europea e del Congresso degli Stati Uniti d’America.
“Memoria come forma di giustizia” è il titolo della mostra fotodocumentaria che si svolgerà ad Alessandria, presso i locali della Cairo Group, organizzata dall’Associazione Certamente dal Movimento Cristiano Lavoratori di Alessandria, nonché patrocinata dall’EFAL/MCL. L’iniziativa è sostenuta dal Consiglio regionale del Piemonte tramite il Comitato per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana e la Consulta regionale europea.
Dopo Bruxelles, presso il Parlamento europeo, la mostra è stata a Torino ed ora sarà in Alessandria dal 29 dicembre 2014 al 15 gennaio 2015. L’inaugurazione avverrà Lunedì 29 dicembre alle ore 16,45 alla presenza dei rappresentanti delle Associazioni e del Consolato rumeno di Torino.
“L’iniziativa cerca di rendere giustizia a mezzo secolo di sofferenza di un popolo, quello romeno, ed è nel contempo una risposta al bisogno di scoprire e conoscere pagine tragiche della storia recente”, ha sottolineato la curatrice Valentina Mihaela Pascal.
Importante anche la figura di Ana Blandiana, la maggior poetessa rumena, che con la sua opera è riuscita a ricostruire le fondamenta di una memoria collettiva che il comunismo aveva cancellata.
“Il Movimento si è impegnato in questa ulteriore iniziativa– ha spiegato Piercarlo Fabbio, il Presidente provinciale MCL – perché attraverso il recupero delle radici di un popolo si riuscirà meglio a governare i difficili processi di integrazione che si stanno lentamente svolgendo e che caratterizzeranno sempre più il futuro di un’Europa unita. Ringrazio Certamen e la Presidentessa Ferrari per l’opportunità offertaci e che abbiamo pensato doveroso cogliere al volo”.
Durante il periodo della mostra verrà organizzato un convegno sul tema, con la presenza di studiosi e di rappresentanti rumeni in Alessandria.

centrourbanorattazzi:
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